A passo di Liberazione

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Realizzato in occasione dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione, il progetto A passo di Liberazione 1945-2025, curato dalla rete degli Istituti storici dell’Emilia Romagna, ripercorre la lunga Liberazione nella nostra regione. Con una visione sintetica e d’insieme e seguendo le tracce lasciate dal passaggio del fronte, si rivivono alcune delle azioni e delle battaglie partigiane e si attraversano i luoghi di alcune manifestazioni sociali, della repressione e di scontri sui territori provinciali. Il sito non è un atlante ma una mappa: in una regione tanto ricca di avvenimenti, anche nei centri minori, la scelta è stata quella di rappresentare gli eventi in una sorta di cronologia georeferenziata per mostrare il processo di progressione del fronte sui territori. La mappa digitale della regione dialoga con una linea del tempo che abbraccia il periodo della liberazione (da agosto 1944 a maggio 1945) per offrire una modalità di approccio geografica agli eventi storici, ma anche diacronica e sincronica. Cammina con noi a passo di liberazione!

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Resistenza mAPPe

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Guerra e Resistenza in Emilia-Romagna. Percorsi al di qua e al di là della Linea Gotica – Mappe urbane e regionali della Guerra e della Resistenza

Resistenza mAPPe, primo lavoro di ricerca realizzato a livello regionale dagli Istituti storici, è un portale nato nel 2015 per raccontare i luoghi e gli eventi della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza, pensato ed elaborato dagli Istituti Storici dell’Emilia-Romagna in Rete. Dal 2015 il progetto si è man mano aggiornato, e dal 2016 il portale dà accesso a una collana di web-app dedicate a itinerari turistico-culturali all’interno dei centri urbani dei capoluoghi di provincia, e a tre percorsi tematici regionali dedicati alla Resistenza in pianura, in montagna e sulla costa, e infine ad una app specifica dedicata ai cippi e alle lapidi nelle strade e alle piazze della città di Modena

Modena tra guerra e Resistenza. Itinerari di storia e memoria 1943-1945 è il percorso dedicato al nostro capoluogo di provincia. Un modo diverso per vedere e leggere la città. Attraverso sei itinerari tematici è possibile ricostruire le principali traiettorie e le vicende cruciali del passaggio guerra-lotta di liberazione. Lo spazio urbano, quindi, riletto e riorganizzato in funzione di una memoria da rammentare (nelle generazioni di allora) o da produrre (nelle generazioni di ora). Questa proposta rientra in un progetto più generale di riflessione e lavoro culturale sul nesso tra storia, memoria e luoghi, che vede impegnato l’Istituto storico di Modena oramai da molti anni. Un lavoro che si muove su più dimensioni, dalla ricerca storica alla divulgazione, dalla didattica alle proposte di turismo culturale, dai luoghi di memoria ai musei.

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Atlante delle formazioni partigiane modenesi

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La realizzazione di un Atlante storico digitale sulle formazioni partigiane modenesi è nata dall’esigenza di rispondere a domande fondamentali – quante e quali erano le brigate partigiane nel territorio provinciale di Modena? dove operavano? chi le guidava? – e di sistematizzare ottant’anni di ricerca scientifica. L’obiettivo primario è stato quello di superare la visione statica della Resistenza (spesso ferma all’aprile 1945) per rappresentarne la diffusione territoriale in modo dinamico e diacronico, dal settembre 1943 all’aprile 1945, ricostruendone le evoluzioni.

A partire da fonti primarie custodite presso l’Istituto storico di Modena e dalla storiografia consolidata, il progetto sfrutta le digital humanities (cartografia, georeferenziazione, data base) per descrivere meglio la struttura del movimento, la presenza partigiana diffusa ma discontinua, le differenti dinamiche tra pianura e montagna e i periodi di maggiore attività e violenza. Nonostante l’Atlante, in quanto rappresentazione digitale sperimentale, non possa esaurire l’intera complessità dell’esperienza, la sua costruzione come prodotto divulgativo ha innescato una rielaborazione storiografica, portando alla luce nuovi dettagli. Il risultato, a nostro avviso, è uno strumento ricco e utile, capace di offrire un’immagine più articolata e dinamica degli strumenti cartacei e di connettere direttamente l’utente con le fonti primarie digitalizzate.

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