In questa pagina trovate i riferimenti alle ricerche realizzate dall’Istituto storico attraverso collaborazioni di rete con altri Istituti storici della resistenza o con la rete nazionale che fa capo all’istituto Parri di Milano. Si tratta di progetti che hanno come obiettivo quello di utilizzare la potenzialità del digitale per avvicinare alle fonti storiche pubblici diversi e fornire quadri analitici rigorosi ma accessibili
Rivoluzioni
Rivoluzioni. Persone, luoghi ed eventi del ‘900 tra crisi e trasformazioni, è un portale dedicato alla complessità del Novecento visto dal presente: storia, cultura, società, economia, politica. Una ricerca documentaria con l’obiettivo di costruire alcuni percorsi di lettura del Novecento a Modena partendo da una selezione di eventi, luoghi e biografie individuati per la loro carica e portata rivoluzionaria in uno degli ambiti presi in esame.
Storie delle Cgil di Modena
Luoghi, eventi e personaggi del mondo del lavoro
La Camera del Lavoro di Modena, fondata nel 1901 vanta oltre 120 anni di storia. Per preservare questa storia, a partire dagli anni Ottanta, la CGIL di Modena ha avviato il recupero del suo archivio storico. Dal 1993, in collaborazione con l’Istituto storico di Modena, l’archivio e la biblioteca della CGIL sono gestiti dall’Istituto, che li rende accessibili a studiosi e cittadini, oltre a coordinare progetti di ricerca. Per valorizzare il lavoro svolto e la storia del conflitto sociale modenese tra la metà dell’Ottocento e la fine del Novecento, è stato creato un portale che offre schede informative su eventi, luoghi e personaggi, insieme a dettagli sul patrimonio archivistico e librario dell’organizzazione modenese.
“E-Review”
“E-Review” è una rivista scientifica open access di storia contemporanea con oltre 22.000 contatti l’anno, realizzata a partire dal 2013 dagli Istituti Storici dell’Emilia Romagna in Rete e patrocinata dalla Regione Emilia Romagna. Il coordinamento ha sede presso: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena. “E-Review” è pubblicata da Viella editrice
Le origini del fascismo in Emilia-Romagna (1919-1922)
Le origini del fascismo in Emilia-Romagna (1919-1922) è il titolo di una ricerca che, in occasione del Centenario della marcia su Roma, ha coinvolto 11 Istituti Storici con l’obiettivo di promuovere una riflessione critica sulle ragioni, sui tempi e sulle forme dell’affermazione squadrista in regione. Un’analisi comparativa dei diversi ambiti provinciali indagati è qui documentata con la ricchezza di nuove fonti archivistiche e cronologiche.
Giustizia di transizione in Emilia Romagna. Il collaborazionismo fascista nelle sentenze delle Corti d’assise straordinarie
Le origini del fascismo in Emilia-Romagna (1919-1922) è il titolo di una ricerca che, in occasione del Centenario della marcia su Roma, ha coinvolto 11 Istituti Storici con l’obiettivo di promuovere una riflessione critica sulle ragioni, sui tempi e sulle forme dell’affermazione squadrista in regione. Un’analisi comparativa dei diversi ambiti provinciali indagati è qui documentata con la ricchezza di nuove fonti archivistiche e cronologiche.
900-ER. Rete degli istituti storici dell’Emilia-Romagna
La rete è costituita da Istituti storici della Resistenza che fanno capo all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano http://www.reteparri.it. Tutti gli Istituti si occupano di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico nonché della ricerca ,della divulgazione, della didattica e della produzione culturale della storia e della memoria dell’Emilia-Romagna. Negli anni, e grazie anche alla legge Regionale 3/2016, la rete emiliano romagnola ha dato vita a diversi progetti di ricerca, divulgazione e didattica che sono confluiti nel portale 900-Er. Oltre agli Istituti storici della Resistenza la rete comprende anche il Cidra di Imola e il Centro studi Movimenti di Parma, oltre ai luoghi di memoria Casa Cervi e Fondazione Fossoli.
Atlante delle stragi naziste e fasciste
L’Atlante delle stragi naziste e fasciste – che raccoglie i risultati della ricerca condotta – si compone di una banca dati e dei materiali di corredo (documentari, iconografici, video) correlati agli episodi censiti, ospitati all’interno del sito web. Nella banca dati sono state catalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Repubblica Sociale Italiana in Italia dopo l’8 settembre 1943. Il portale è un progetto di rete nazionale con la direzione scientifica dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri di Milano.
Corti d’Assise Straordinarie
Lo sviluppo del progetto di ricerca ‘Per un Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia’ ha posto in evidenza l’importanza dei processi per la punizione dei delitti fascisti dibattuti tra il 1945 e il 1947 quale fonte per studiare il collaborazionismo e le violenze di guerra riconducibili alla RSI. In particolare le sentenze e la documentazione giudiziaria delle Corti d’Assise Straordinarie (CAS) e delle Sezioni speciali di Corte d’Assise si sono rivelate determinanti per la ricostruzione fattuale dei crimini del fascismo repubblicano e l’analisi della loro rappresentazione pubblica nell’immediato dopoguerra. Il progetto consiste in un database consultabile secondo diverse chiavi di ricerca, che contiene le sentenze delle diverse Cas provincia che progressivamente vengono analizzate con specifici progetti di ricerca. La rete degli Istituti dell’emilia-Romagna ha poi realizzato un portale in cui sono confluiti gli studi sulle Cas di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia.
I luoghi del fascismo
Il territorio di questo paese conserva molte tracce del suo passato fascista sotto forma di edifici, monumenti, ma anche nomi di strade, vie o scuole. Per riflettere su questi fenomeni, l’Istituto nazionale Ferruccio Parri ha avviato un progetto che ha l’obiettivo di mappare e ricostruire progressivamente la storia dei ‘luoghi della memoria’ locale e nazionale del fascismo storico (1919-1945). Obiettivo del progetto è individuare e analizzare i monumenti e le intitolazioni di strade e edifici pubblici che sono stati costruiti come luoghi della memoria del fascismo durante il regime o negli anni successivi alla Liberazione del paese.
I partigiani d’Italia
Nel novembre 2018 l’Istituto Centrale per gli Archivi (Icar) ha stipulato un accordo di cooperazione con l’Istituto nazionale Ferruccio Parri- Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea al fine di sviluppare attività comuni finalizzate al completamento, al consolidamento, all’implementazione e alla divulgazione del portale “Partigiani d’Italia”. L’Istituto nazionale Ferruccio Parri si è impegnato ad elaborare, in collaborazione con tutti gli istituti storici della Resistenza associati, un progetto sostenibile di completamento, manutenzione e arricchimento della banca dati che coinvolga anche istituzioni nazionali e locali, associazioni, istituti, fondazioni che si sono occupati o si occupano della storia della Resistenza o che siano comunque interessati a sostenerne, anche economicamente, lo studio e la divulgazione.
Ultime lettere di condannati a morte e di deportati della Resistenza italiana
Si tratta di una delle prime banche dati realizzate dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) nel 2007. Essa è costituita principalmente dal materiale contenuto nei fondi archivistici donati all’Istituto Nazionale per il Movimento di Liberazione in Italia da Piero Malvezzi (tra il 1985 e il 1986) e da Mimmo Franzinelli (nel 2005), ma nel corso degli anni si è arricchita di numerosa altra documentazione, messa a disposizione da archivi di enti e associazioni e da privati (nella maggior parte dei casi famigliari delle vittime). L’archivio “virtuale” (che si è ampliato col tempo fino a includere anche i “Testamenti spirituali”) è tuttora in corso di alimentazione.
I progetti di Digital history dell’istituto nazionale Ferruccio Parri
La rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea in Italia è un’associazione coordinata dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri ETS, ente fondato per l’appunto da Ferruccio Parri nel 1949 con lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Le attività dell’Istituto Nazionale sul piano della ricerca sono molteplici: produzione di strumenti, fonti e servizi culturali in generale, che fungano da supporto agli studiosi; mostre; convegni e seminari. Gli esiti di questi lavori vengono poi divulgati sottoforma di iniziative pubbliche, editoriali o strumentazioni informatiche.
